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venerdì 31 dicembre 2010

Solite cose di un anno che se ne va

Lo sa bene, Big ha scelto un'immagine scontata , una delle mille che girano sui blog in sti giorni. nel peggiore dei casi, non guardatela troppo. chiusura di anno, tempo di bilanci. mamma mia.. la scontatezza esce gratis dai suoi polpastrelli stasera.. ma alla fine, in qualunque modo ce la si voglia raccontare, è così. un grinch come Big, poi, che odia le feste, l'essere allegri solo perchè "è capodanno", i finti sorrisi e i buonismi, è in seria difficoltà. vorrebbe piazzarsi sulla poltrona con un buon libro e berselo tutto. con piccola pausa alle 24.00, giusto per un brindisi, solo per non sentirsi troppo diverso. alla fine non lo farà, cena da amici e poi chissà. almeno spera di evitare la discoteca o locali simili, l'età ha un suo peso e sentirsi il più vecchio della festa non è mai bello. anche se poi trova un botto di 40enni che se la ridono come se ne avessero ancora 20. abbigliamento compreso, il che li rende ancora più ridicoli. e un po' li invidia anche. vorrebbe essere più "scontato", più facile. ma non lo è. quindi si limita a piazzarsi sotto coperta ed aspettare che la nottata in qualche modo passi. 
buon 2011 a tutti.

mercoledì 29 dicembre 2010

Pillole Magiche

Lunga assenza per un nuovo post, causa pigrizia festiva. Big chiede scusa. Ad un certo punto di questo periodo da divano, panettone, bicchierata, divano, tombola, bicchierata, a Big è venuta in mente una frase di suo padre, che lo faceva sempre sorridere molto. "pigliati una pastiglia per battertene le balle, se non ci puoi fare nulla". sante parole. c'è una filosofia dietro quella frase all'apparenza leggera. anche perchè Big vede sempre come uno  stimolo mettersi a combattere contro i mulini a vento. e ne potrebbe scrivere al riguardo almeno un paio di bei volumoni. nessun argomento in particolare che riguarda queste magiche pillole, è solo un pensiero che ogni tanto gli passa per la testa. è un modo di affrontare la vita. non è disfattismo, sarebbe troppo facile prenderle sempre, vedendo le salite molto più ripide di quello che sono. vanno prese facendo una precisissima selezione delle situazioni. mica come house con il vicodin, checcacchio. quello lì sì che ne abusava. le pillole magiche di Big  sono il piccolo salvagente che si deve far tirare quando il mulino a vento è davvero un castello con tanto di coccodrilli nel fossato. se no si finisce nell'indolenza. questo no. in pratica, facendo tutto il giro, ci si ritrova poi a leggere una certa maglietta e un certo tatuaggio che recitano "io non mollo"...

lunedì 20 dicembre 2010

Piccole Soddisfe

Non è il caso di stappare la boccia delle grandi occasioni. lo sa benissimo. ma è comunque un segnale. di aver raggiunto un piccolo step, un microscopico avanzamento nell'autostima. manco troppo microscopico. in pratica, Big, ha vinto la sua prima partita in un torneo. torneo di infimo livello, niente a che vedere con le cose in grande e televisive. ma ce l'ha fatta. e la cosa regala una certa soddisfa. consapevole che, settimane fa, all'esordio assoluto aveva portato a casa più contratture che games (e le contratture erano quattro), Big ha fatto quello che poteva. cioè buttarla di là, come il peggiore dei pallettari. questo è bastato. per meglio definire il livello del torneo, si può dire che la partita di doppio è stata sospesa perchè il campo era ghiacciato e, con il riscaldamento, bisognava giocare con i tassellati per stare in piedi. il mondo continuerà  girare sempre come prima, ma più appesantito dall'ego di Big, ingrassato di qualche kilo...


I Dolori Del Giovine Big/2

Secondo, e speriamo ultimo capitolo, della saga dei dolori di Big. non che sia arrivato ad una decisione chiara, pulita, definitiva. a parte che di definitivo c'è ben poco, in generale. la scelta è stata interlocutoria. vediamo che capita, per farla breve. alla fine può anche andare bene così. non tutti hanno un'altra possibilità di mettere a posto le cose. Big ce l'ha, in questo momento, in diretta.. del fatto che fosse un weekend positivo, c'erano già state avvisaglie. poi, stasera, l'incontro. vicino all'esplosione con la più sonora e italica delle imprecazioni, ha deciso di morsicarsi la lingua e vedere dove si andava a finire. bene, si è andati a finire dove lui sperava, in quella zona dove le montagne sembrano cavalcavia a quattro corsie  e il sole splende sempre. tutto sta a vedere se poi il cavalcavia in realtà non sia una montagna di quelle belle abbottonate e tutto il resto. finché non sono quattro corsie e c'è qualche buco qua e là, non c'è problema.. fa parte del gioco e, alla fine, è anche più divertente. altro da aggiungere, al momento non c'è. se non che sono più i dubbi delle certezze, ma quello era già evidente fin dalle prime righe del post...

venerdì 17 dicembre 2010

Senti Chi Parla...

Capita, nella vita di aver bisogno di un amico sincero che non ti giudica. che manco pensa a quello che stai dicendo. perchè è perfettamente a conoscenza del fatto che hai solo la necessità di parlare. di far uscire i mostri. perchè alla fine i mostri si creano, si nutrono di lui e lo avvelenano, solo perchè in testa fanno molto più rumore che fuori. e così Big arriva a casa, parcheggia il debito al solito posto, gira la testa e lo vede. come al solito. sarà capitato più o meno...sempre. ma alcune volte è diverso. lui lo sa benissimo, forse da come si spegne l'auto, da come chiude la porta, dalle vibrazioni che escono... lo sa e basta. e in quelle occasioni sente il bisogno di piazzarsi lì, di guardare Big con un bel punto interrogativo in mezzo alla fronte, come a dire "a sto giro che hai combinato? e non dire caxxate, tanto ti conosco". non ci sono vie di fuga. è una questione di pelle. di pelle e di pelo, chiaro. dissolvenza con i mostri che escono, e man mano fanno meno paura...

Omaggio Dovuto

Ha iniziato ieri, 
e già è qui a scrivere post di auguri. Poca fantasia direte voi, ma alla fine ci sono cosa dalle quali non ci si può tirare indietro. sono nuovamente 26 anni (anche togliendo l'IVA, oramai abbiamo sforato...)e va bene così. un po' incasinata, un po' sorella maggiore, un po' amica, un po' coscienza, un po' giudice... molto consigliera fidata, custode dei suoi più intimi segreti. in sto periodo poi... un orecchio inesauribile.. una franchezza disarmante. ora basta che poi si monta la testa e finisce che le scende la lacrimuccia. hai già compiuto 26 anni qualche volta, poi finisce che ti si scioglie il trucco... buon compleanno Effe.

giovedì 16 dicembre 2010

What goes around..



Rieccolo,
a parlare di lavoro a sto giro. mettiamo momentaneamente da parte la sfera sentimentale. adesso la cosa si fa altrettanto seria (mai creduto alla Tosca, "vissi d'arte, vissi d'amor", do you remember?). Bel colloquio via skype (com'è antico, credeva ancora nell'incontro vis-a-vis...). Bello anche il nome dell'azienda che lo ha cercato. ha un sacco di ex colleghi là dentro e gliene parlano solo bene. anche la paga dovrebbe essere sufficiente a soddisfare i suoi vizi. almeno parte di essi. insomma, tutto apparecchiato per un felice natale. o quasi. perchè, alla fine, anche qui c'è la fregatura. nella vita di Big c'è sempre una fregatura, una buccia di banana da qualche parte. che ha un nome e un cognome. col quale ha avuto qualche attrito in passato. col quale potrebbe ritrovarsi a lavorare. con quel nome e quel cognome come responsabile. attriti non insanabili, che però hanno portato la situazione al limite del grottesco. insomma, un commerciale non fa nulla per nulla. e se chiede che certe cose vengano pagate, ci può stare. ci può stare un po' meno che il potenziale datore di lavoro si inalberi al punto di sparlare dietro al povero Big (che oramai assomiglia sempre più ad una versione pulp del tenero giacomo..). a tutto c'è rimedio. meno male che le competenze contano. e che si può fare la telefonata di Canossa e verificare la possibilità di chiudere l'inconveniente da persone mature. o almeno Big ci proverà. se no, amen. altro giro, altra corsa... 
What goes around comes around.. 

I Dolori Del Giovine Big

Primo post,
mai più avrei pensato che avrei fatto una cosa del genere in vita mai, ma tant'è.. son qui. e come sarà facile da afferrare, certe cose le faccio solo travolto da ondate di sconforto, dolore e, più che altro, mal di cuore. la cosa mi ha fatto venir voglia di Steven Tyler e Dream on sta girando in loop da ore. Oddio, mal di cuore. definiamo la cosa un attimo, prima di etichettare questo neonato blog come un cassonetto per cuori infranti, lamentele su fidanzate stronze o altro. sì, c'è un problema di fondo. se no manco avrei preso in considerazione l'idea di condividere. però.. nella breve vita di Big (ho deciso che scriverò in terza persona. se lo fa il Papa, lo posso fare anche io) il mal di cuore, altresì noto come "groppo", è andato e venuto. stavolta è diverso. diverso perchè si è allontanato lui, perchè ha preso in mano la situazione (o almeno credo) e si sa benissimo che quando un uomo "decide" più che dei danni non fa. almeno nel suo caso. crede di essere caduto su un pianeta nuovo, bellissimo e pieno di sensazioni che non sapeva di poter assaporare. bene, tutto bello direte voi. ma la fregatura dove sta? eccola. se crede di poter aver trovato un posto sicuro, Big pensa bene di incasinare tutto, soffocando la storia, per la fretta di arrivare. arrivare dove? passare dalle fondamenta al tetto, ignorando un po' tutto quello che sta nel mezzo. in pratica una di quelle casette che si vedono in giro, gli ecomostri. ecco. un ecomostro. e ora si cerca di ripartire, sperando in un qualche tipo di condono, che non lasci segni troppo visibili. alla fine la domanda è sempre quella, tornerà o no? Big resterà con una grande sensazione di incompiuto? la sua bella capirà che alla fine val bene un altro tentativo? in attesa di risposte, Big rimanda il tutto al prossimo giro..